venerdì 10 aprile 2015

Capitali Italiane della Cultura 2015: Cagliari

Le cinque candidate italiane a Capitale Europea della Cultura 2019, battute da Matera, sono le Capitali Italiane della Cultura 2015. Lo ha stabilito il Ministero dei Beni Culturali, che ha voluto premiare lo straordinario lavoro svolto da Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena durante la candidatura a Capitale Europea, scegliendole tutte insieme come capitali italiane. Dal 2016 la Capitale Italiana della Cultura sarà solo una (la scelta per il 2016, in autunno). Oggi le cinque neo-Capitali della Cultura hanno presentato il loro programma per questo 2015 eccezionale: itinerari culturali, eventi come festival e mostre, il filo rosso rappresentato dalla sfida per il 2019 che non vuole sfilacciarsi né deve andar perduto, visto il patrimonio che rappresenta. Le proposte sono tante, per questo ho deciso di dedicare un post a ognuna delle nostre capitali culturali del 2015.


Inizio con Cagliari, non solo per rispettare l'ordine alfabetico, che non dà preferenze, ma anche per ragioni sentimentali. Le mie origini sono sarde, dal lato paterno, e di Cagliari ho molti ricordi di bambina, quando, alla mattina presto, la vedevo avvicinarsi sempre di più, mentre la nave si dirigeva verso il porto. Da allora ho chiarissimo che il modo più bello per arrivare in una città di mare non è né l'aereo né il treno, ma la nave, semplicemente. Ci sono tornata da adulta, poco tempo fa, e Cagliari mi ha colpito perché è bella, perché in certi passaggi serali mi ricordava addirittura Granada e l'Alhambra, perché offre una grande varietà di architetture e di paesaggi, perché il Poetto, la Sella del Diavolo, lo Stagno sono un sogno in città, perché ha una gastronomia e una pasticceria adorabili, perché la gente è affettuosa, gentile e accogliente (e ha un accento che per me sa di famiglia, ma è un'altra cosa).

Come Capitale Italiana della Cultura 2015, Cagliari intende sfruttare la sua posizione geografica, di città che dal centro del Mediterraneo guarda verso l'Europa e verso l'Africa. Ma guarda anche dentro di sé, per scoprire come l'arte possa essere quel filo conduttore cercato, in grado di unire i diversi quartieri e di coinvolgere l'intera città, dai musei alle spiagge, dalle zone archeologiche ai teatri, siano a cielo aperto o chiusi. Il percorso Contemporaneo vuole utilizzare proprio questa capacità coinvolgente dell'arte: da marzo a novembre 2015 proporrà numerosi spettacoli, mostre, progetti, che vedranno protagonisti artisti, musicisti e coreografi. "Teatro di questo percorso intrecciato saranno non solo i musei, ma anche i Grottoni, cavità storiche recuperate di recente e trasformate in spazi espositivi" spiega il comunicato stampa. Se andate a Cagliari nei prossimi mesi, dunque, non perdete il programma di Contemporaneo! Da giugno a ottobre si offrirà anche una rassegna di quello che l'arte pubblica e la partecipazione dei cittadini possono fare in una città in trasformazione: "I paesaggi naturali e il tessuto urbano saranno visitati, interpretati e ridisegnati in un lavoro comune fatto di residenze artistiche, laboratori, arte partecipata attraverso un percorso corale di indagine sulle nuove forme dell'abitare e di esperienza estetica condivisa".

E non perdetevi lo spazio dedicato al cinema: a Cagliari e in Sardegna non solo stanno aumentando le produzioni cinematografiche, grazie ai mille scenari, alla luce e agli scorci incomparabili che offrono, ma ci sono anche festival e rassegne. La mostra Di/segno al cinema, da luglio a settembre 2015, analizzerà il rapporto tra cinema e arti visive, esplorando "l'importanza dello storyboard e del bozzetto nel lavoro di regia con le tavole di importanti esponenti del cinema italiano e attraverso installazioni, performance, proiezioni urbane e laboratori in un percorso che si estende nel cuore del quartiere storico di Castello".

Da ottobre, fino a gennaio 2016, grazie alla collaborazione con il Museo Ermitage di San Pietroburgo, una grande mostra evento, Le grandi civiltà che hanno disegnato il mondo, che propone una sorta di confronto tra le opere conservate dal Museo russo e le grandi civiltà del passato, tra cui quella nuragica; la particolarità è che buona parte della mostra si svilupperà in un percorso diffuso in città.

Queste sono alcune delle proposte che Cagliari sta preparando. Se visiterete il capoluogo sardo nei prossimi mesi (e ve lo consiglio, perché vi sorprenderà!), controllate le novità sul sito web www.cagliariturismo.it.

Da youtube, il video ufficiale di Cagliari, Capitale Italiana della Cultura 2015.