martedì 17 marzo 2015

Visitare Siviglia per la Settimana Santa?

Me lo chiedono spesso: ma la Settimana Santa è il periodo migliore per visitare Siviglia? Dipende. Se si visita Siviglia per la prima volta e, dunque, ci si vuole muovere in città, saltando da un Museo a una chiesa, allora la Settimana Santa non è il miglior momento. Se si è già stati a Siviglia o si vogliono vivere le emozioni delle processioni e si è disposti a sacrificare mobilità e tempo, allora sì, vale la pena arrivare in città per la Semana Santa.

Qui di seguito vi dò le ragioni per il no e per il sì, in modo che possiate valutare le vostre esigenze, fermo restando che la primavera e l'autunno sono le stagioni più belle per visitare Siviglia!


No

- La città è bloccata dalle processioni. Non è solo una paralisi psicologica, per cui si rimanda tutto a 'dopo' la Settimana Santa. A qualunque ora del giorno e della notte, c'è una Hermandad in processione, per cui bisogna essere disponibili a rimanere bloccati per buone mezze ore, in attesa dell suo transito. E non solo, Per buona parte della giornata, l'attraversamento del centro, dai quartieri orientali a quelli occidentali è praticamente impossibile lungo calle Sierpes e l'Avenida de la Constitución, le due vie che costituiscono la Carrera Oficial, il percorso che tutte le processioni devono compiere per raggiungere la Cattedrale.

- I prezzi aumentano vertiginosamente. E non è un modo di dire. Si potrebbe proprio dire che si sente l'avvicinarsi della Semana Santa all'aumentare dei prezzi. Esempio magari stupido. Una volta, prima della Domenica delle Palme, il mio dolcetto preferito al Bar della Campana, in pieno centro, è aumentato da 1,20 euro a 1,60 euro. Sono 40 centesimi, ma considerate percentuali d'aumento simili in tutte le cose della vita turistica (ristoranti, bar, locali vari) e vedete come sia poco conveniente visitare Siviglia durante la Settimana Santa, se non si è interessati alle processioni.


- C'è gente ovunque. I turisti iniziano ad affollare Siviglia sin dalla Domenica delle Palme, con automobili parcheggiate ovunque. Ovviamente i visitatori approfittano della Semana Santa anche per fare, giustamente, turismo, il che significa che il Barrio de Santa Cruz, i Musei più frequentati, i locali più mediatici si fanno invivibili e impediscono di apprezzare una città magnifica, soprattutto in primavera.

- La Settimana Santa non è l'essenza di Siviglia, è un'esibizione barocca e mediterranea, spesso a uso turistico, del sentimentalismo andaluso e latino. L'essenza di Siviglia, a mio parere, non è nell'esibizione delle sue emozioni, ma, al contrario, nei momenti in cui la città è più inafferrabile e silenziosa e non si sforza di essere come gli spagnoli (e i turisti) si aspettano che sia. Personalmente vedo molta più Siviglia nella Feria de Abril che nella Settimana Santa, ma sono sensazioni personali, idee che si hanno sulla città.




- Siviglia ha davvero un colore speciale durante la Settimana Santa. Non è solo il profumo dell'incenso, dei fiori e delle candele, è nell'aria elettrica, nelle persone eccitate, nel misto di orgoglio, pazienza e rassegnazione, tutte virtù meridionali e mediterranee, nell'affrontare una città paralizzata per sua stessa gloria. I sivigliani sono diversi in quei giorni, si emozionano più facilmente e sono più disponibili e alla mano, probabilmente perché il pensiero di tutti, in quei giorni, è Siviglia, per quanto è bella e speciale, per quanto la si ammira, e date a un sivigliano una ragione per parlare della propria città ed è nella gloria.

- Entrate nelle chiese aperte (e nei giorni della Semana Santa sono tutte sempre aperte): siano la Macarena, la Magdalena, la Capilla de la O, il Jesús del Gran Poder o qualunque altra, dentro ci sarà un paso pronto per la processione. E' vero, ci saranno troppi smartphone, ma ci saranno anche un silenzio e, allo stesso tempo, un fervore, che rimarranno nel cuore.

- Assistete all'uscita di una processione dalla chiesa, per ascoltare una saeta, un canto flamenco che viene dedicato alla Madonna con una passione così sensuale che sembra strano si dedichi a una donna angelicata, ma non vi sorprenderà nel contesto.


- Partecipate alla Madrugá, la notte tra il Giovedì e il Venerdì Santo, in cui escono in processione le hermandades più popolari della città. E' davvero difficile se non si è dormito perché si va avanti fino all'alba e di più (calcolate che la Esperanza de la Macarena esce a mezzanotte e quella di Triana circa un'ora dopo: le loro processioni sono, dunque, essenzialmente notturne); ma potete sempre assistere al loro ritorno in chiesa, nella Basilica della Macarena o nella Capilla de los Marineros, momenti altrettanto emozionanti, che per il turismo indicano anche, in fondo, la fine della Semana Santa (le processioni del Sabato e della Domenica non riescono ad essere così affascinanti come quelle dei giorni della Passione).

- Passate il Giovedì Santo a Siviglia: non ho mai capito perché il Giovedì, e non il Venerdì Santo, è il giorno del lutto. E il Giovedì Santo si vedono a passeggio per Siviglia le donne vestite a lutto, con la peineta e la mantilla, come nei decenni scorsi: non solo le signore mature, ma anche le più giovani, a tramandare una tradizione diventata essenzialmente andalusa. Esibizione anche questa, del dolore, in questo caso? Non lo so, ma colpisce, soprattutto se si arriva da culture che lasciano la religione e le processioni in ambiti meno mediatici.

Le fotografie sono state scattate dalle Hermandades sivigliane e pubblicate da elcorreoweb.com, nello speciale per la Settimana Santa 2014.