venerdì 27 febbraio 2015

Con Metrolapse, la metropolitana di Napoli è in time lapse!

Si dice Napoli e si pensa al Vesuvio, a Capodimonte, a piazza del Plebiscito, al Maschio Angioino, a via Caracciolo e al mare, ma non bisogna fermarsi in superficie per ammirare il capoluogo campano! Napoli possiede una delle più belle metropolitane d'Europa, la stazione Toledo è considerata la più bella d'Europa sia dal Daily Telegraph che dalla CNN. Ma sono tutte le sue Stazioni d'Arte, le stazioni arricchite da opere d'arte, a catturare l'attenzione e l'interesse dei viaggiatori e dei turisti e a rendere giustamente orgogliosi i napoletani.

Così il fotografo Andrea Buonocore ha deciso di dedicare alla metropolitana della sua città un bel video Metrolapse, pubblicato un paio di giorni fa su Vimeo e immediatamente ripreso e rilanciato dai media. Il video dura poco più di cinque minuti e utilizza la tecnica del timelapse per compiere un viaggio tra varie stazioni, tra cui Toledo, Materdei, Vanvitelli; per realizzarlo sono stati necessari cinque mesi di lavoro e ben 24mila fotografie. Ad accompagnare questo splendido lavoro, una colonna sonora che non poteva essere più adeguata. Complimenti ad Andrea Buonocore e una ragione in più per visitare Napoli!


Metrolapse from Andrea Buonocore on Vimeo


giovedì 26 febbraio 2015

Al Bloom in the Park di Malmö, la prima chef svedese con una stella Michelin

Sarà merito del ponte Öresund, che da una decina d'anni unisce Copenhagen e Malmö? Fatto sta che la capitale danese potrebbe perdere il suo primato gastronomico in favore della città svedese, posta proprio di fronte a lei, ma sull'altro lato della costa e dell'Öresund, in terra svedese. A Copenaghen ha sede il Noma, il ristorante dello chef René Redzepi, scelto per tre anni consecutivi come il miglior ristorante del mondo dalla prestigiosa rivista specializzata Restaurant (adesso è sceso al secondo posto); i ristoranti della capitale danese raccolgono un totale di ben dodici stelle Michelin, che dà un'idea di quanto la cucina locale sia apprezzata anche a livello internazionale; sempre a Copenaghen la scelta tra ristoranti e food street è piuttosto eterogenea. Insomma, la scena danese si è imposta, per una volta su quella svedese, accentuando la storica rivalità tra i due Paesi anche in questo campo. Ma la Svezia potrebbe presto rimettere le cose in equilibrio.


La Michelin ha pubblicato la sua prima Guida delle Città Nordiche e, a sorpresa, anche Malmö ha ottenuto la sua prima stella, grazie al ristorante Bloom in the Park, che sorge nei pressi del Pildammsparken, uno dei più apprezzati parchi pubblici cittadini. Non è l'unico record del ristorante: a guidarlo c'è la cuoca Titti Qvarnström, che è diventata così la prima donna svedese a ottenere una stella Michelin. La cosa sorprendente è che Qvarnström giura di aver saputo del riconoscimento dalla stampa, quando la Guida Michelin è stata presentata a Stoccolma e lei è risultata essere la prima svedese con una stella. "Sapevamo che i giudici erano stati in zona e ovviamente pensavo che ci meritassimo un riconoscimento per quello che facciamo. E' molto emozionante e sono particolarmente felice perché ho messo Malmö, la mia città, nella mappa internazionale della cucina".

"Spero che adesso la gente non attraversi più il ponte!" ha commentato ancora la chef, al ricordare la supremazia di Copenaghen in ambito culinario.

Se andrete in vacanza tra Copenaghen e Malmö e volete provare la cucina della prima donna svedese con una stella Michelin, Bloom in the Park è in Pildammsvägen 17, ha un sito web, con versione in inglese, www.bloominthepark.se e su Tripadvisor, all'ultima visita, per scrivere questo articolo, ha ottenuto 35 eccellente e 7 molto buono su 49 recensioni. Attenti a una particolarità: il ristorante non ha un menù, si mangia quello che viene cucinato, "in base a disponibilità, giorno e umore".

mercoledì 25 febbraio 2015

10 ragioni per cui visitare il Granducato del Lussemburgo

Geograficamente piccolissimo, finanziariamente pontentissimo, il Granducato del Lussemburgo è una bella sorpresa nel cuore dell'Europa. La sua capitale è una piccola città, che si attraversa a piedi in poco meno di un'ora, e che sorprende per la sua multiculturalità, per il numero di lingue che si ascoltano passeggiando per strada e per la sua lunghissima e intensa storia, di cui conserva gelosamente le testimonianze. Eppure il turismo tende a ignorarlo, preferendo gli altri due Paesi del Benelux, il Belgio e l'Olanda. Ci sono però molte ragioni per inserire il Granducato in un itinerario tra Benelux, Francia e Germania. Eccole:


1 E' un Paese davvero piccolo, lungo poco più di 80 km e largo poco meno di 60 km; si visita facilmente, non solo per le dimensioni, ma anche per i trasporti pubblici, che sono efficienti e che permettono di raggiungere tutte le cittadine.

2 Le piccole dimensioni fanno sì che sia a misura d'uomo, con uno stile di vita lento e tranquillo, con relazioni umane facili da stabilire.


3 Nonostante le piccole dimensioni ha una sorprendente varietà di paesaggi: le dolci e verdi colline delle Ardenne, al Nord, con le loro foreste; i castelli del Mullerthal, considerata la piccola Svizzera dell Granducato centro-orientale, con una doverosa visita a Echternach, la cittadina più antica del Paese; le Terres Rouges, le Terre Rosse, che adesso puntano sulle nuove tecnologie, senza dimenticare il passato minerario e industriale (sono a pochi km a sud di Lussemburgo e comprendono alcune delle più importanti cittadine del Granducato: Esch-sur-Alzette, la seconda città, Dudelange e Differdange)); la fascinosissima valle della Mosella, con i suoi vigneti e i suoi vini.

4 La varietà di paesaggi consente numerose attività, dal trekking alle passeggiate in bicicletta o a cavallo, dal climbing agli sport acquatici; nelle terres rouges ci sono il Parc Merveilleux di Bettembourg, un paradiso per i bambini, con numerosissimi animali esotici, e le visite alle gallerie sotterranee delle miniere di Rumelange.


5 La capitale è piccola, ma ricca di storia: sorge su un promontorio formato dall'incontro di due vallate e fortificato sin dall'antichità; le sue possenti mura, con le loro casematte, sono Patrimonio dell'Umanità dell'UNESCO e da sole valgono la visita al Granducato; poi ci sono Musei di Storia e di Arte Contemporanea, deliziose chiese gotiche, lunghi viali, parchi, il moderno quartiere europeo.

6 Nel Granducato convivono 150 nazionalità diverse, lo si ha chiaro passeggiando per strada e ascoltando dai passanti qualunque lingua del mondo; la multiculturalità si riflette, ovviamente, nell'offerta gastronomica e culturale (si dice che i lussemburghesi parlino in casa il lussemburghese, si informino in francese e vadano a teatro in tedesco, sono queste le tre lingue ufficiali del Paese).


7 Lussemburgo vanta la più alta densità di ristoranti premiati: i suoi ristoranti hanno infatti raccolto ben 10 stelle Michelin e 10 Bib Gourmands; la capitale è piuttosto cara, tutto sia detto: il menù turistico costa 30/35 euro, per dare un'idea...

8 Piccolo e multiculturale, è un Paese decisamente sicuro: potete muovervi anche di notte con una certa tranquillità; i lussemburghesi sono gentili e accoglienti, abituati a passare da una lingua all'altra quasi automaticamente; l'inglese e il francese sono parlati ovunque, si trova anche chi parla spagnolo e si riesce persino, ma con più fatica, a comunicare in italiano.


9 A sud di Lussemburgo, nella regione della Mosella, c'è Schengen, la cittadina che dà il nome al famoso Trattato europeo, che permette la libera circolazione delle persone nell'Unione Europea. Si trova in una posizione geografica incredibile: la riva del fiume di fronte è tedesca e, volgendo lo sguardo poco più a Occidente, c'è la riva francese della Mosella. E' il cuore dell'Europa e del sentimento europeo che non si dovrebbe perdere.

10 Se decidete di visitare il Lussemburgo, potrete dire di aver visitato l'unico Granducato rimasto nel mondo.

Le foto sono tratte da www.visitluxembourg.com, il sito ufficiale dell'Ente del Turismo, in cui troverete tutte le informazioni sul turismo nel Granducato, in inglese, francese e altre lingue (ma non l'italiano).


martedì 24 febbraio 2015

A Vienna, per i 150 anni della Ringstrasse!

Vienna è una delle città da non perdere nel 2015. Quest'anno celebra il 150° anniversario dall'inaugurazione del Ring, una delle sue maggiori attrazioni turistiche, uno dei viali monumentali più studiati al mondo in urbanistica e architettura.


Il Ring d'estate e d'inverno (foto da wikipedia.de)

Nel 1857, la capitale dell'allora impero austriaco, decise di demolire le proprie mura, ormai inutili. Cosa fare del grande spazio che si era così creato tra la città vecchia e i nuovi quartieri sorti a ridosso delle mura? Vienna fece una scelta allora rivoluzionaria e diventata un vero e proprio modello per le altre città: invece di dare vita all'ennesima operazione di speculazione immobiliare, si dotò di un grande viale circolare, in cui si alternavano piazze, Musei, giardini, edifici pubblici. Sulla Ringstrasse, questo il nome del viale, si affacciano ancora oggi gli edifici delle più importanti istituzioni austriache, Parlamento e Municipio di Vienna in primis, e di alcuni dei più importanti enti culturali, l'Opera di Stato, l'Università, il Kunsthistorisches Museum e il Naturhistorisches Museum. La piazza più famosa è la Maria-Theresien-Platz, su cui si trovano i due Musei. Il Ring fu inaugurato dall'imperatore Francesco Giuseppe il 1° maggio 1865 e divenne immediatamente uno dei luoghi più frequentati dai viennesi per le loro passeggiate: qui si trovavano caffè, si tenevano piccoli concerti nei giardini e l'animo austriaco, amante della convivialità e della musica, trovava la propria realizzazione. Ancora oggi è uno degli spazi prediletti dai viennesi e dai turisti, magnifica cerniera tra la città antica e quella più moderna, ed è uno degli elementi urbanistici immediatamente identificabili nella capitale viennese.


L'Università e l'Opera di Stato, sul Ring (foto di Wikipedia)

Per quest'importante anniversario, Vienna ha organizzato numerose iniziative: ci saranno mostre e visite guidate in numerosi edifici che si affacciano sul Ring. Tra le mostre più interessanti, vi segnalo, dal 3 luglio all'11 ottobre 2015, Klimt e la Ringstrasse, che al Belvedere inferiore (magnifico esempio di architettura barocca, residenza del principe Eugenio di Savoia, in Rennweg 6) ricostruisce l'epoca dei grandi pittori che immortalarono Vienna negli anni della costruzione del Ring; l'Architekturzentrum Wien (Museumsplatz 1), ospiterà, dal 19 marzo al 17 agosto 2015, la mostra Vienna, la perla del Reich progetti per Hitler: durante l'occupazione nazista, furono elaborati progetti, finora sconosciuti, che ridisegnavano completamente l'area del Ring.

Ci saranno anche numerose visite guidate nei monumenti che si affacciano sul Ring, sono quasi tutte in tedesco o in inglese, ma permettono anche a chi non conosce le due lingue, di vedere il Ring e Vienna da angoli inediti (ad esempio i tetti del Naturhistorisches Museum).

L'Ufficio del Turismo di Vienna ha preparato, anche in italianouna sezione tutta dedicata all'anniversario, in cui troverete davvero tutte le informazioni, per non perdervi gli eventi per i 150 anni del Ring; ci sono le liste delle mostre e delle visite guidate, le descrizioni dei palazzi che vi si affacciano e tutte le attività possibili sul Ring; c'è poi questo magnifico video, che mostra il Ring di ieri, affiancato a quello di oggi.



lunedì 23 febbraio 2015

Made in Copenaghen, la capitale in timelapse

Il porto antico, i canali, i palazzi del potere, la cattedrale. Copenaghen nella sua luce nordica e scandinava, a tempo di timelapse, la tecnica che affianca migliaia di fotografie, in modo da dare l'impressione che il tempo corra più velocemente del normale.

Made in Copenhagen è una produzione di Capture the World, con il sostegno dell'australiana Travel Insurance Direct. L'effetto è un'insolita corsa nella capitale danese, affascinante, colorata e magica. Da visitare al più presto!

Da vimeo


Made in Copenhagen from Eddie Peter Hobson on Vimeo.